domenica 9 febbraio 2014

Gelida aridità

C'erano già stati altre volte 

Momenti spenti, inermi

Devastazioni interne, tsunami emotivi

Esperienze che lasciano il segno

Un segno profondo, di quelli ti accompagnano

Che ti rendono arido

Questa parola è ormai quella che più rappresenta ora

Arido, di quell'aridità che se mi accarezzassero il viso, probabilmente si alzerebbe solo polvere

Ritirerebbero la mano graffiata, per ritrovarsi sotto le unghie briciole di me

Come nel giorno più caldo dell'anno, che ti guardi intorno ed è tutto un panorama spettrale

Te ne accorgi perche quando cammini e ti guardi indietro, ci sono solo terra secca ed erbacce che aspettano di essere calpestate

Ma del tuo passaggio, nessun'ombra, nessun segno

Un paesaggio che neanche il miglior Valerij Shkarubo saprebbe dipingere

E' un'aridita gelida che ti congela il sangue nelle vene

Che isola il cuore e lo rende impenetrabile

Aridità che azzera le sensazioni

Aridità che fa tremare dai brividi, che odora di silenzio

E chissà, se il prossimo diluvio basterà.