C'erano già stati altre volte
Momenti spenti, inermi
Devastazioni interne, tsunami emotivi
Esperienze che lasciano il segno
Un segno profondo, di quelli ti accompagnano
Che ti rendono arido
Questa parola è ormai quella che più rappresenta ora
Arido, di quell'aridità che se mi accarezzassero il viso, probabilmente si alzerebbe solo polvere
Ritirerebbero la mano graffiata, per ritrovarsi sotto le unghie briciole di me
Come nel giorno più caldo dell'anno, che ti guardi intorno ed è tutto un panorama spettrale
Te ne accorgi perche quando cammini e ti guardi indietro, ci sono solo terra secca ed erbacce che aspettano di essere calpestate
Ma del tuo passaggio, nessun'ombra, nessun segno
Un paesaggio che neanche il miglior Valerij Shkarubo saprebbe dipingere
E' un'aridita gelida che ti congela il sangue nelle vene
Che isola il cuore e lo rende impenetrabile
Aridità che azzera le sensazioni
Aridità che fa tremare dai brividi, che odora di silenzio
E chissà, se il prossimo diluvio basterà.